9 Ottobre 1940 nasce JOHN LENNON.

Il ricordo che John Lennon lascia di sè – nonostante la prematura scomparsa nel 1980 ad opera di uno sconosciuto che pone fine alla sua vita con un colpo di pistola davanti alla sua abitazione di New York – è un ricordo positivo, in certi momenti eccessivo. Eccessivo con connotazione positiva. Chiamarsi John Lennon, significa che tutto o quasi è permesso. Del resto, se leggiamo la storia della sua vita e delle differenti vicende che lo vedono protagonista accanto prima ai Beatles e poi alla moglie Yoko Ono, non possiamo pensare diversamente. E, questo, gli ha permesso di entrare nella leggenda del Rock; e questo, forse, ha condotto qualcuno meno fortunato di lui, a compiere un gesto insensato, inspiegabile.

Ecco perchè, a 40 anni dalla sua scomparsa, grazie alle sue canzoni e ad i messaggi di pace, speranza ed amore, è doveroso ricordare oggi quelle che sarebbero state le su 8o primavere.

Cantante, polistrumentista, autore prima nei Beatles e poi, dopo lo scioglimento della band, in veste solista; attivista, paladino del pacifismo e chissà cos’altro avrebbe potuto diventare questo grande ed eclettico artista dagli occhi a mandorla.

In quello che potrebbe essere il suo 80esimo compleanno, tante le iniziative a ricordo: dall’Empire State Building illuminato di blu, al messaggio di amore e PACE diffuso da Yoko Ono, in un sodalizio mondiale che richiami appunto a tale sentimento.

Imagine, Stand by me, Give peace a Chance, Oh my love… sono solo alcuni dei titoli che ci permettono di comprendere il suo costante impegno, non solo con la melodia, ma soprattutto con i significati essenziali dell’esistenza umana: l’amore e la pace.

Chissà cosa direbbe oggi, John Lennon. Ieri, raccontava così:

<Marciare andava bene per gli anni Trenta. Oggi bisogna usare metodi diversi. Tutto ruota intorno a una sola cosa: vendere, vendere, vendere. Se vuoi promuovere la pace, devi venderla come se fosse sapone. I media ci sbattono continuamente la guerra in faccia: non soltanto nelle notizie ma anche nei vecchi film di John Wayne e in qualsiasi altro dannato film; sempre e continuamente guerra, guerra, guerra, uccidere, uccidere, uccidere. Così ci siamo detti: “Mettiamo in prima pagina un po’ di pace, pace, pace, tanto per cambiare”… Per ragioni note soltanto a loro, i media riportano quello che dico. E ora sto dicendo “Pace”.>

 

di Giovanna Manzato